martedì 24 luglio 2012

Chiesa Parrocchiale Santa Marina di Milazzo del 1937.



Facciata della Chiesa Parrocchiale Santa Marina di Milazzo nel 1937.

Santa Marina di Milazzo
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Santa Marina è una frazione della provincia di Messina, appartenente al comune di Milazzo che ad oggi conta circa 3000 abitanti. L'etimologia del nome "Santa Marina" è dovuta alla presenza della chiesa parrocchiale diSanta Marina Vergine di Bitinia 

 edificata nel 1646. La morfologia del terreno è prettamente pianeggiante e la vegetazione arborea tipica della zona è costituita dall'ulivo. Caratteristica era la coltura della zona, tra il Cinquecento ed il Settecento, costituita prevalentemente da gelseti per la produzione dei bachi da seta.

 

 


1 Cenni storici
2 Chiesa Santa Marina Vergine
3 Altre chiese, palazzi e icone
4 Manifestazioni
5 Personalità legate a Santa Marina di Milazzo
6 Associazioni locali
7 Collegamenti esterni

Cenni storici

Santa Marina ai tempi del feudalesimo costituiva la Baronia di San Basilio e si estendeva da mare a Ovest sino a limitare col Feudo di San Pietro ad Est, e a Sud col terreno acquitrinoso vicino al torrente Mela e a Nord imprecisato oltre la Via Rio Rosso. La zona dal secolo XVII divenne Baronia della nobile famiglia dei Piaggia (nobili impiantatisi in Sicilia nel Cinquecento) cui appartenne il celebre scrittore e storico milazzese Barone Giuseppe Piaggia di Santa Marina (1822-1871). Durante l'Ottocento nei numerosi feudi di Santa Marina vennero piantate decine di vigneti, i quali rifornivano di vino e di uva da tavola l'intera piana di Milazzo. In Via Badessa negli anni quaranta, durante la costruzione della linea tranviaria Messina/Barcellona fu impiantata una piccola stazione ferroviaria, per dare uno slancio all'economia della zona. Alla fine degli anni ottanta la stazione fu smantellata, a causa del calo di affluenza di merci e persone. In Via Santa Marina ha sede l'ufficio postale, la scuola elementare, alcune botteghe e piccole attività. (Foto a destra Simulacro in cartapesta di Santa Marina Vergine di Bitinia venerato a Santa Marina di Milazzo (Messina). La Chiesa Santa Marina Vergine fu edificata durante la dominazione normanna intorno al secolo XII. In questo periodo vi erano due Chiese una dedicata a Santa Marina Vergine, mentre l'altra dedicata a San Basilio Magno. L'attuale chiesa parrocchiale molto probabilmente è nata proprio dalla fusione delle due chiese. È certo che la chiesa sia stata riedificata nel 1646, e che originariamente era un piccolo quadrato che accoglieva appena un centinaio di persone. Nel 1894 la chiesa fu gravemente danneggiata nella parte occidentale e nella facciata da un terremoto e fu chiusa per due anni in attesa delle riparazioni. Nel 1896 si mise mano ai lavori che la portarono alle attuali proporzioni, fu ampliata e acquistò l'attuale lunghezza di 19 m e la larghezza media di 8 m. L'interno della chiesa è ad un'unica navata, e presenta opere d'arte di alto interesse, tra i quali: tre quadri di inizio Ottocento raffiguranti rispettivamente, San Francesco di Paola, Santo Stefano Protomartire e San Biagio Vescovo e Martire, sono opera del messinese Salvatore Caggiano. L'Altare Maggiore fu rifatto in marmo col contributo di tutti i fedeli nel 1896, a destra vi è il fonte battesimale in marmo bianco. Il ciborio, opera del 1602 fu scolpito in legno da Vincenzo Paolo da Milazzo e rivestito da un sottilissimo strato di oro zecchino. È storicamente certo che sia stato ceduto dai Domenicani della Chiesa Nostra Signora del Santo Rosario di Milazzo. All'interno della chiesa si può ammirare un quadro ad olio della Santa Patrona, sempre opera del messinese Salvatore Caggiano. Nelle pareti della chiesa vi sono quattro nicchie, all'interno delle quali sono conservati alcuni simulacri. Entrando, sulla destra vi sono i simulacri del Sacro Cuore di Gesù (scolpito in cartapesta e legno nel 1928) e del SS. Crocifisso (scolpito in cartapesta e legno nel 1914), mentre sulla sinistra vi sono i simulacri di Maria SS. Ausiliatrice (scolpito in cartapesta e legno nel 1926) e di Santa Marina Vergine di Bitinia (scolpito in cartapesta e legno nel 1926 da Luigi Guacci da Lecce). Il 7 agosto2010 è stato donato alla chiesa parrocchiale di Santa Marina un antico simulacro in cartapesta ottocentesco raffigurante la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, che successivamente è stato restaurato e collocato definitivamente in chiesa. L'abside e la volta sono affrescate con affreschi di Giovanni Biondo, eseguiti nel 1959. Tra febbraio e aprile2007 la chiesa è stata oggetto di importanti restauri.
Altre chiese, palazzi e icone -Chiesa Maria SS. della Stella: In Via Stella a Santa Marina di Milazzo si trova la piccola Chiesa di Maria SS. della Stella, appartiene alla Famiglia D'Amico. Fu edificata probabilmente nella prima metà del Settecento, al suo interno si trovava un quadro raffigurante Maria SS. della Stella risalente al 1756. La semplice facciata presenta al centro un portone cinto da modeste decorazioni, in cima a sinistra vi è il piccolo campanile a vela. La chiesa è ubicata accanto alla masseria D'Amico, esteso complesso rurale con annessa una casa gentilizia, magazzini ed abitazioni per contadini.
Chiesa San Michele Arcangelo: Il Via Due Bagli a Santa Marina di Milazzo si trova la piccola Chiesa di San Michele Arcangelo, appartiene alla famiglia D'Amico. Fu edificata agli inizi del Settecento, e restaurata durante l'Ottocento. La semplice facciata presenta un campanile a vela sulla sinistra. All'interno della chiesa vi è l'altare maggiore in muratura, ancora quasi intatto nonostante il degrado e lo stato di abbandono. Sulla sommità dell'Altare Maggiore vi era un quadro trafugato negli anni settanta. Sul pavimento vi è una lapide marmorea risalente al 1890. La chiesa purtroppo versa in uno stato di totale abbandono e necessità di molteplici restauri.
Chiesa della Famiglia Bonaccorsi: In Via dei Gigli a Santa Marina di Milazzo si trova la piccola chiesa appartenente alla Famiglia Bonaccorsi, edificata nell'Ottocento, accanto al palazzo di Famiglia. La facciata si presenta in stile barocco, con campanile a vela sulla destra. All'interno della chiesa vi è l'Altare Maggiore in marmi policromi ed alcuni pezzi di affreschi sulle pareti. Nel corso degli anni la chiesa è stata oggetto di continui furti che l'hanno quasi completamente spogliata.
Palazzo D'Amico:In Via Santa Marina dirimpetto PiazzaPozzo di trova il Palazzo D'Amico opera Ottocentesca rimasta incompiuta, in stile neoclassico.
Palazzo Bevacqua:In Via Feliciata a Santa Marina di Milazzo si trova il Palazzo Bevacqua. Fu progettato dall'ingegnere Giuseppe Ryolo nel 1904. Il palazzo è arricchito all'interno da un vivace ciclo di affreschi in stile liberty. La facciata del palazzo si presenta in stile neorinascimentale.
Casa di Salvo:In Via Santa Marina accanto l'ufficio postale vi è Casa Di Salvo, all'interno della quale al piano superiore si trova la Cappella dedicata a Sant'Anna realizzata negli anni venti.
Cappella Maria SS. delle Lacrime:In Via Bastione si trova la Cappella Maria SS. delle Lacrime. Fu edificata nel 1955 su un piccolo terreno. Esternamente la Cappella circondata da un muretto si presenta edificata in stile moderno, con un piccolo campanile a vela arretrato sulla sinistra.
Icona Maria SS. del Tindari:In Via Ponente si trova l'Icona dedicata a Maria SS. del Tindari. Fu edificata nel 1883, e ricostruita nel Marzo del 1955 dopo la mareggiata del 4 febbraio1955. Icona San Pio da Pietrelcina:In Piazza Pozzo a Santa Marina di Milazzo nel 2009 è stato posto un simulacro di San Pio da Pietrelcina.
Manifestazioni
Le principali manifestazioni che si svolgono a Santa Marina sono:
6 gennaio: Solenne Processione del Bambino Gesù per le vie di Santa Marina, con Celebrazione della SS. Messa;
2 febbraio: Festa della Candelora o della Presentazione di Gesù al Tempio, con Celebrazione della SS. Messa;
3 febbraio: Festa Liturgica di San Biagio Vescovo e Martire, con Celebrazione della SS. Messa durante la quale viene benedetto il pane e viene impartita la benedizione alla gola;
4 febbraio: Festa Liturgica di Santa Maria De Mattias fondatrice della congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, con Celebrazione della SS. Messa;
11 febbraio: Festa Liturgica di Nostra Signora di Lourdes, con Celebrazione della SS. Messa;
Domenica delle Palme: Benedizione delle palme e dei ramoscelli di ulivo;
MercoledìSanto: Processione Penitenziale del SS. Crocifisso che viene portato per le vie di Santa Marina su un'artistica vara;
Venerdì Santo: Via Crucis vivente;
Pasqua: SS. Messe con Battesimi;
13 maggio: Festa Liturgica di Nostra Signora di Fatima, con Celebrazione della SS. Messa;
24 maggio: Festa Liturgica di Maria SS. Ausiliatrice, con Celebrazione della SS. Messa;
Corpus Domini: Solenne Processione alla Chiesa Madre di MilazzoSanto Stefano Protomartire, con Celebrazione della SS. Messa;
Venerdì successivo alla Solennità del Corpus Domini: Festa Liturgica del Sacro Cuore di Gesù, con Celebrazione della SS. Messa;
18 giugno: Solennità di Santa Marina Vergine di Bitinia, con Solenne Celebrazione Liturgica. La domenica successiva il 18 giugno Solenne Processione per le vie di Santa Marina;
16 luglio: Festa Liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, con Celebrazione della SS. Messa;
26 luglio: Festa Liturgica dei SS. Anna e Gioacchino, con Celebrazione della SS. Messa;
Primo sabato di agosto: Sagra della Melanzana, che si tiene tutti gli anni presso PiazzaPozzo a Santa Marina dal 1988, con degustazione di piatti tipici a base di melanzane;
30 agosto: Festa di Maria SS. delle Lacrime di Siracusa, con Solenne Processione e Celebrazione della SS. Messa presso l'Icona in Via Bastione;
8 settembre: Solennità di Maria SS. del Tindari, Solenne Processione e Celebrazione della SS. Messa presso l'Icona in Via Ponente;
23 settembre: Festa Liturgica di San Pio da Pietrelcina, con Celebrazione della SS. Messa in PiazzaPozzo presso l'immagine del Santo;
8 dicembre:Festa Liturgica di Maria SS. Immacolata, con Celebrazione della SS. Messa;
Natale: Novena, SS. Messa la notte del 24 dicembre e pesca di beneficenza;
26 dicembre: Festa Liturgica di Santo Stefano Protomartire Patrono e Protettore della Città di Milazzo, con Celebrazione della SS. Messa.
Personalità legate a Santa Marina di Milazzo
La parrocchia di Santa Marina di Milazzo è legata al   Reverendo Sacerdote Corso Francesco (Vaccarella di Milazzo, 13 gennaio1916 - Santa Marina di Milazzo, 17 agosto1977): Venne ordinato Presbitero l'8 gennaio1939 dall'Arcivescovo di Messina Angelo Paino, e subito fu mandato nella piccola Parrocchia di Santa Marina di Milazzo. Fu un grande uomo di fede.
Associazioni locali
Dal 1981 ha sede a Santa Marina di Milazzo l'Associazione Folklorica Città di Milazzo, che si è ufficialmente costituita nel 1986, e che dà vita ogni anno dal 1988 alla Sagra della Melanzana in Piazza Pozzo.
Nei locali della chiesa parrocchiale di Santa Marina di Milazzo, ha sede la Biblioteca Parrocchiale "Sac. Corso Francesco", la quale dispone di circa 8000 libri. 


SUOREADORATRICIDELSANGUEDICRISTO
Da circa un decennio  nella Parrocchia di Santa Marian di Milazzo sono presenti un Gruppo di Suore "Delle Adoratrici del Sangue di Cristo"
MILAZZO
Parrocchia S. Marina
Via S. Marina, 10 – 98057
Tel. 090.9296267






Le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo
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Monumento a santa Maria De Mattias, fondatrice della congregazione, a Vallecorsa
Le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo (in latino Sorores Adoratrices Pretiossimi Sanguinis) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla A.S.C..
La congregazione venne fondata il 4 marzo del 1834 ad Acuto (Frosinone) dalla religiosa italiana Maria De Mattias (1805-1866): la De Mattias venne ispirata dal fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, il sacerdoteGaspare del Bufalo (1786-1836).[2]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 30 maggio1855 e venne approvato definitivamente dalla Santa Sede il 4 gennaio1878.

La fondatrice è stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II il 18 maggio2003.Le Adoratrici del Sangue di Cristo si dedicano all'apostolato missionario svolgendo opera di evangelizzazione e promozione umana. La spiritualità dell'istituto è incentrata sul culto del sangue di Gesù, ritenuto fonte di pace e di riconciliazione: per questo le suore considerano prioritari l'impegno per la riconciliazione, la non violenza, la solidarietà e il rispetto della vita.[4]Sono presenti in Europa (Albania, Austria, Belgio, Bosnia, Croazia, Germania, Italia, Liechtenstein, Polonia, Russia, Serbia, Spagna, Svizzera, Ucraina), nelle Americhe (Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Guatemala, Stati Uniti d'America), in Asia (Corea del Sud, Filippine, India), in Africa (Guinea Bissau, Tanzania) e in Australia:[5] la sede generalizia è a Roma.Al 31 dicembre2005, la congregazione contava 1.751 religiose in 330 case.[1]
Il centro abitato si erge su una collina ai piedi del Monte Calvilli nei Monti Ausoni. Ricca di uliveti, si caratterizza per la coltura di essi in terrazzamenti costruiti su muri a secco: le "màcere". Un'opera unica nel suo genere, centinaia di km che si distribuiscono lungo tutta la superficie collinare che circonda l'abitato, impressionante testimonianza della peculiare operosità che contraddistingue il popolo vallecorsano. Tale peculiarità è stata riconosciuta nel 2011 con l'inserimento delle "màcere" nei 123 siti del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici promosso da FAI, Consiglio d’Europa e Unesco [1]. Un volume dedicato all'integrazione dell'opera umana con la natura nel corso dei secoli che testimonia la necessità di salvaguardia e tutela del paesaggio rurale vallecorsano.
Personalità legate a Vallecorsa Vallecorsa è il paese natale di Maria De Mattias, fondatrice dell'ordine del Preziosissimo Sangue, canonizzata nel 2003 da Papa Giovanni Paolo II. Le Suore del Preziosissimo Sangue sono oggi sparse in tutto il mondo in centinaia di centri, con istituti di formazione e assistenza.Vallecorsa è inoltre il paese natale di Pasquale de' Rossi, avvocato, professore universitario e uomo politico italiano (Ministro di Grazia e giustizia nel 1848), comandò il Battaglione Universitario Romano durante le battaglie romane in difesa della Repubblica Romana nel biennio 1848/1849.Vallecorsa è anche paese di briganti. Il feroce e romantico Alessandro Massaroni detto Mancinello, indiscusso leader del brigantaggio pontificio, definito dal drammaturgo inglese George Daniels il Robin Hood italiano, vi nacque nel 1790.Alberto Moravia e la compagna Elsa Morante, nel periodo bellico '43-'44, soggiornarono nei pressi di Vallecorsa sul monte Sant'Agata presso un villaggio di pastori. Il romanzo La Ciociara è la testimonianza di quella esperienza; i due scrittori vissero in un "pagliaro", tipico ricovero costruito su muro a secco con tetto in paglia, appartenente alla famiglia vallecorsana Marrocco-Mirabella.Nel 1950 Giuseppe De Santis girò alcune scene del suo film Non c'è pace tra gli ulivi a Vallecorsa in mezzo agli uliveti della contrada Cuicchi. Le immagini in questione sono quelle relative al finale in cui i carabinieri cercano di arrestare Francesco Dominici Raf Vallone e terminano con la caduta di Agostino Folco Lulli su una rupe.Sullo sfondo appare il monte Civitella che fronteggia il paese.Nel 1960 Vittorio De Sica girò la scena principale del suo capolavoro La ciociara (Premio Oscar con Sofia Loren) proprio a Vallecorsa presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La scena è quella purtroppo spiacevole dello stupro di Rosetta e di Cesira nella chiesa suddetta ad opera dei reparti militari marocchini.Le scene girate a Vallecorsa sono quelle esterne alla chiesa. L'interno della chiesa è invece quello di San Francesco d'Assisi di Fondi.